Archivi categoria: Falck Renewables
FKR – Falck Renewables – Principi di Analisi Fondamentale.
Buonasera 🙂
Sfrutto le chiacchiere su FKR per introdurre alcuni concetti base di analisi fondamentale (abbreviato AF).
Questo che vedete in allegato è il conto economico (abbr. CE) relativo all’anno fiscale 2013.
Possiamo vedere, dall’alto verso il basso:
– Ricavi: 275,9 milioni di Euro
Questo è il fatturato realizzato nell’anno.
– Ebitda: 156.8 M. per un’incidenza di quasi il 57% sui ricavi.
E’ il primo indicatore di redditività e vedremo in seguito se e come utilizzarlo nelle nostre valutazioni.
– Ammortamenti e Svalutazioni: – 77,5 M.
Gli ammortamenti sono la quota annuale di investimenti già sostenuti (Es.: costruisco un capannone e ci spendo 1 milione ammortizzabile in 20 anni -> nei prossimi venti bilanci ammortizzerò 1/20 di questo milione (50k)).
Il dato va ad abbassare gli utili MA in realtà quei soldi restano in cassa proprio perchè ho già sostenuto le spese in esercizi passati.
– Risultato Operativo (EBIT) 79,3 M.
Ovviamente EBIT = EBITDA – DA 🙂 sono gli utili prima degli interessi e delle tasse.
Interessi: -48,5 M.
Sono gli oneri finanziari che, anno dopo anno, sto restituendo alle banche per i finanziamenti concessi.
– EBT: 30,8 M. Sono gli utili prima delle tasse
– Utile: 15,0 M.
Non credo ci sia da spiegare niente 🙂
Nella sezione più in basso vi invito a guardare la Net Financial Position (Posizione Finanziaria Netta o PFN per gli amici). Quella rappresenta il netto fra debiti e cassa e si usa spesso nelle formule per la valutazione di un’azienda. Nel nostro caso sarebbe più corretto guardare la PFN al netto dei derivati (l’ultima riga: 700,9 M.).
Come si valuta un’azienda come questa utilizzando i dati appena visti e conoscendo il numro di azioni in circolazione (291 M. di azioni) ?
Il primo conto della serva è il P/E, cioè il rapporto fra prezzo (inteso come capitalizzazione) e gli utili.
Questo nel 2013 non era brillantissimo: con le azioni ad 1 Euro avevamo una capitalizzazione di 291 milioni e utili per 15: 291 / 15 = 19,4.
Il valore medio che rappresenta la linea di demarcazione fra azienda sotto o sopravvalutata è intorno a 15-16x e quindi non era favorevolissimo.
MA, c’è un MA grosso come una casa, il business di Falck è particolare: prima si spendono tanti soldi per costruire gli impianti e dopo, per 20-25 anni, si mettono a frutto.
Per questo motivo la quota di ammortamenti e di finanziamenti ha un’incidenza sui conti molto elevata. Avevamo però detto che gli ammortamenti alla fine sono soldi che restano in cassa e quindi non ha molto senso guardare gli utili: dobbiamo calcolare l’Enterprise Value e rapportarlo con l’EBITDA.
Come si calcola l’EV? Si sommano la capitalizzazione di borsa (291 M.) e la PFN (701 M.) e si arriva a 992 Milioni.
Il valore di EV / EBITDA è quindi pari a 992 / 157 = 6,32.
Come possiamo dire se è un valore basso e se, quindi, è lecito attendersi una rivalutazione dei corsi azionari? Abbastanza bene 🙂
Solitamente tutto quello che fa utili ed ha un EV / EBITDA inferiore a 7-8, a volte anche 10x, è sottovalutato.
Un EV “equo” minimo per Falck poteva essere 7,5x : 157 * 7,5 = 1.177,5 Milioni.
Togliendo la PFN si arriva a: 1.177,5 – 701 = 476,5 Milioni.
Il valore per azione era quindi: 476,5 / 291 = 1,63 Euro per Azione.
L’upside potenziale era superiore al 60% ed, effettivamente, da 0,90 Euro si arrivò sopra 1,40.. un bel gain 🙂
OVVIAMENTE queste considerazioni si deve iniziare a farle prima.. diciamo a partire dalla semestrale.. altrimenti si rischia di arrivare tardi!